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sabato 27 settembre 2014

Torna la Driade! Ecco "Euphônia" di Marie Albes

Buongiorno a tutti amici! Sono arrivata al post numero 100 sul mio blog di Sàkomar! Sembra ieri che, entusiasta per la scrittura e auto pubblicazione del mio primo romanzo, dedicavo un blog alla storia dei miei quattro Principi e dei loro amici nella fiabesca dimensione parallela di Stephenyl, Arystal. e tanti altri tra cui Orchidea, la mia Ninfa dei fiori, una Driade per l'appunto.



Bene, visto che questo è un post speciale e si parlava di Driadi, lo dedico a una saga particolare, "Dryadem", creata dalla penna di Marie Albes.
Avevo letto il primo romanzo un anno fa e ne avevo anche scritto la recensione che potete leggere al seguente link:


Ecco quindi che Ayres e l'affascinante James tornano con una nuova emozionante avventura!

Trama

La vita è come una bolla d’acqua, così la vede Ayres con i suoi occhi di Driade.
È variopinta come un arcobaleno – se vista sotto la luce di una stella – ma soprattutto brilla grazie alla presenza di James, l’uomo che ha salvato da un’antica maledizione e di cui è innamorata.
E James adesso è lì, pronto a organizzare il futuro insieme a lei, a dispetto di quello che il destino sembra riservare loro.
Perché una bolla è incantevole, sì, ma anche fragile come un cristallo – allorché la si sfiori con un dito – e un cristallo si spezza in mille frammenti sottili e taglienti, impossibili da riunire.
Così Ayres si trova ad affrontare una forza che da lontano viene a rivendicare la proprietà sul suo corpo di Driade, quella stessa identità che tanto la spaventa e che costringerà lei e le persone amate a seguire un percorso scritto da secoli.

Chi è veramente la Driade? Cosa rotea intorno alla sua figura idolatrata in maniera tanto perversa?
La purezza della Messiah nasconde qualcosa dietro a quel velo candido, qualcosa da cui sembra non poter scappare e che unisce Ayres al dolore, celato silenziosamente nell’Euphônia.




Titolo: Euphonia
Autrice: Marie Albes
Genere: Fantasy
Pagine: 268
Prezzo ebook: euro 2,99
Acquistabile su: Amazon

E qui ci sono i due meravigliosi booktrailers! 




In occasione dell'uscita del secondo romanzo (che non vedo l'ora di avere tra le mie mani!), Marie ha deciso di pubblicare una nuova edizione ridigitalizzata di Dryadem, con l'aggiunta dell'inedito finalista al concorso Big Jump Rizzoli. Lascio anche qui trama e tutto ciò che vi servirà per conoscere ed immergervi nel mondo di Dryadem!

Trama

Ayres den Adel è conosciuta a Wells per la sua misantropia e la sua ostilità, ma solo chi le è veramente vicino sa quanto sia sensibile.
E così, fragile e insicura, la ragazza sopravvive allo scorrere dei giorni lavorando ogni istante, cercando in tal modo di soffocare il rimorso per la colpa che l'affligge da anni, una colpa che in realtà ha radici molto più lontane di quello che lei stessa possa immaginare.

Finché un giorno, la comparsa di un misterioso tatuaggio sulla sua pelle e l'arrivo di James Armstrong - venuto appositamente dall'Alaska per chiederle aiuto - sconvolgono la sua vita passiva.

La sua stessa percezione del mondo verrà capovolta dal susseguirsi degli eventi, che la rinchiuderanno in una morsa di sentimenti opposti: amore e odio, pace e vendetta.
Una morsa che Ayres sarà costretta ad affrontare, per rinascere poi come una fenice dalle ceneri che provocherà.



Titolo: Dryadem
Autrice: Marie Albes
Genere: Fantasy
Pagine: 269
Prezzo ebook: euro 0,99
Acquistabile su: Amazon



martedì 16 settembre 2014

Recensione: Cose che nessuno sa, di A. D'Avenia

Buongiorno amici! L'aria sta rinfrescando e fa buio prima, il che vuol dire che l'autunno si sta avvicinando alle porte. Di già... il tempo vola e scorre proprio come vuole, l'ho sempre sostenuto.
Ed io, nostalgica per eccellenza della mia cara e calda estate, ho terminato di leggere il mio ultimo libro delle vacanze. Si tratta, come già anticipato nel precedente post, di "Cosa che nessuno sa" di Alessandro D'Avenia.



Avevo sentito parlare di lui, o meglio, ne avevo letto in occasione dell'altro suo romanzo "Bianca come il latte, rossa come il sangue". L'altro ieri entrando in libreria (cosa nuova eh? Non posso farci nulla! Le librerie mi attirano come fossi un'ape con il miele!) ho trovato proprio quel libro e ne ho letto la quarta di copertina. Ho ritrovato degli elementi comuni anche a "Cose che nessuno sa": storie di ragazzi e di un professore, rigorosamente di lettere, che in qualche modo, con le sue parole, il suo insegnamento guida i propri studenti.
Arrivo quindi al romanzo che ho letto. I personaggi sono molteplici, ma una è la protagonista intorno alla quale ruota la storia: Margherita, dagli occhi verdissimi e dai capelli neri, il cui nome vuol dire "perla" (e qui mi veniva da sorridere... ricordo che il mio professore di epigrafia ha sempre puntualizzato su un'epigrafe di un certo "margaritarius"), strettamente collegata alle onde del mare.



Ecco, il mare: è proprio lui che con il suo azzurro, le sue onde, il suo carattere, un po' calmo e un po' in tempesta, unisce due luoghi centrali in questo romanzo, la Sicilia e Genova. E infine c'è Milano (mia adorata!) città in cui si svolgono gran parte degli eventi.



Margherita è molto affezionata al padre che le fa amare il mare e il suo canto che si può sentire accostando una conchiglia all'orecchio (era un gioco che facevo spesso da piccola, con una conchiglia a casa di mia nonna). Ma il padre un giorno scompare. Lascia la famiglia senza dire niente a nessuno.
Margherita non riesce ad ingoiare il colpo, proprio in un momento particolare per lei, l'inizio del liceo. Lei è una ragazzina timida, che sotto l'apparenza nasconde un carattere curioso e brioso, ma questo evento l'ha traumatizzata. E' sicura che non avrà amici, e invece è fortunata.
Marta, una ragazza buffa e alquanto stramba, ma molto dolce, la raccoglie come una conchiglia in riva al mare e l'accoglie nella sua vita, facendole anche amare il teatro.



In quella scuola c'è Giulio, il ragazzo misterioso, dai capelli e dagli occhi di ghiaccio, sprezzante di ognuno, o almeno quella è l'apparenza. Giulio è un ragazzo molto sensibile, ma la vita con lui non è stata clemente. E' stato abbandonato di suoi genitori e vive in una casa famiglia. Solo Filippo, uno dei volontari, è affezionato a lui come a un fratello.



Ed è quando gli sguardi di Margherita e di Giulio si incrociano, che scatta qualcosa nel cuore di entrambi, qualcosa di molto simile al colpo di fulmine. La curiosità li spinge a trovarsi e a non lasciarsi mai più. Giulio è il complice di Margherita nella ricerca di suo padre. Non ci pensa due volte ad assecondare la sua volontà... forse anche perchè il ragazzo farebbe lo stesso se solo sapesse dove poter cercare i suoi che l'hanno abbandonato.



Il professore di lettere è invece colui che tesse la rete di questa storia. Un prof atipico sono sincera. Avrei davvero avuto bisogno di una persona come lui che mi insegnasse ad amare la materia, ma io con il liceo non sono stata fortunata. Se esiste un opposto del prof di Margherita, ecco io ho avuto quell'opposto che ha fatto finta di insegnare. La scuola italiana è quella che ho incontrato io nella maggior parte dei casi, ma si bendano tutti gli occhi davanti a una realtà liceale fatta di bullismo ed incapacità dei professori ad insegnare, A questo proposito, rimando proprio a un intervento di Alessandro D'Avenia che appoggio in tutto e per tutto nei suoi pensieri: http://unacasasullaroccia.com/2013/12/06/se-i-docenti-diventano-indecenti/



Ad ogni modo, il prof di Margherita (non ha un nome questo personaggio, ma è molto probabile che sia un alter ego dell'autore), insegna con passioni ai suoi allievi. L'Odissea è stupenda spiegata da lui, un mondo che prende vita tra le pareti di una triste aula liceale, solcando i mari e avvertendo le sensazioni dei personaggi, tanto che Margherita si immedesima così tanto in Telemaco che appunto parte alla ricerca di suo padre, senza considerare pericoli e tutto il resto.
Anche il prof ha una situazione abbastanza complessa da affrontare. E' così preso dal suo mondo letterario che quasi si dimentica di vivere seriamente. La sua fidanzata Stella, che lavora in una libreria, vorrebbe sposarlo, ma lui ha paura e fugge. Capirà l'importanza di ciò da cui scappa di continuo solo quando un evento sconvolgerà la vita di tutti i personaggi, riunendo alla fine i fili della rete che è intessuta in "Cose che nessuno sa".



Non dimentico di certo Andrea, il fratellino di Margherita, il piccolo artista, che con i colori e l'immaginazione si esprime meglio che a parole (lo capisco perfettamente!), il piccolo "principe saggio"di Margherita. L'innocenza dei bambini è spesso fonte di sapienza, dagli adulti dimenticata, perchè sono proprio loro, con gli occhi cristallini dell'anima, a scorgere l'importanza delle piccole cose quotidiane.



Infine, la nonna di Margherita, con i suoi racconti in dialetto su una Sicilia di altri tempi, trasporta il lettore proprio lì, in riva al Mediterraneo, con i suoi colori, sapori e odori che mi hanno fatto venire nostalgia di un luogo che non ho mai visto realmente. Anche io ho origini siciliane. I miei nonni paterni lo erano entrambi, ma in Sicilia non ho mai avuto l'occasione di andare.



Lo stile di D'Avenia è molto poetico: con le parole riesce a dipingere.
Mi ha fatto affezionare ai personaggi e questo credo non lo dimenticherò. Non mi sono annoiata nemmeno per un attimo durante questa semplice narrazione di vite comuni con il canto del mare di sottofondo e un filo rosso che lega ognuno: quello dell'amore, in mille forme, di cui tutti parlano, ma del quale nessuno conosce realmente molto.

venerdì 12 settembre 2014

Le mie letture in riva al mare

Buongiorno a tutti! Sono stata assente dal blogguccio per un po' più del periodo consueto di vacanza.
Ho dovuto affrontare alcuni problemi che non mi hanno permesso di stare a casa in tranquillità nemmeno per qualche minuto, quindi il computer era off limits! Ma ora sono di nuovo qui, abbronzata e diciamo "riposata" per affrontare un nuovo anno.
Durante il mese di agosto ho letto parecchio. Mia sorella più piccola mi aveva consigliato di portarmi tutti i libri che volessi, tanto li avrei terminati perchè sarei stata più rilassata. Ho seguito le sue parole, ma non ne ero troppo convinta. Risultato? Aveva ragione e in più ne ho dovuti comprare perchè altrimenti sarei andata in crisi di astinenza da lettura! La strana saggezza delle sorelle minori... non riesco ad abituarmi! :)
Dato il gran numero di libri, non credo riuscirò a scriverne delle recensioni. Posso però indicarli in un elenco con il mio indice di gradimento:


  • Ascolta la mia ombra - Marc Levy (4/5 stelline. Il mare di sottofondo, i ricordi dolci e anche quelli amari, per giungere a un amore che non era mai stato dimenticato. Levy non mi delude mai.)

  • Promettimi che ci sarai - Carol Rifka Brunt (4/5 stelline. Una storia intrisa di nostalgia per due persone escluse del mondo che se ne sono andate troppo presto.)

  • Promettimi che mi amerai - Monica Murphy (2/5 stelline... romanzo erotico nascosto sotto la veste del romantico. Non lo avrei mai letto se solo la quarta di copertina non fosse stata ingannevole. Non è il mio genere anche se va tanto di moda. Ripetitivo.)

  • Il Codice del Quattro - Ian Caldwell e Dustin Thomason (3/5 stelline. Inizio molto lento, ma la trama mi è piaciuta. Non adatto a tutti. Bisogna avere la mente contorta per leggerlo e conoscere il duro e antiquato mondo accademico degli archeologi di ogni parte del mondo.)

  • Un'estate particolare - Patricia MacLachlan (3/5 stelline. E' un libro del Battello a vapore, edizione rossa. Sono un po' cresciuta, ma i libri sono libri e lui per troppo tempo era rimasto intatto. Due storie per scoprire i cambiamenti che avvengono durante la crescita. Per un attimo sono tornata ad avere 10 anni. Carino.)

  • Il Segreto. Prima di te - Aurora Guerra e Alejandra Balsa (4/5 stelline. Ovvio che mi piacesse. Così come adoro la serie tv, adoro anche i libri. Coinvolgente, più del secondo libro a mio avviso.) 


Attualmente sto leggendo "Cose che nessuno sa" di Alessandro D'Avenia. Premetto che di questo autore non ho mai letto nulla prima. E' stato il mio ultimo acquisto dell'estate. Lo trovo molto poetico nel suo stile. Vedremo come andrà a finire la storia di Margherita, Marta, Giulio, del prof di lettere e della sua fidanzata Stella.



Come si può notare, non ho letto nessun fantasy e al momento non ho nemmeno voglia di leggere questo genere. Strano vero? Direi, non così tanto. Vi siete fatti un giro in libreria? Io sì, più di uno, e non ho trovato nulla di originale. Ormai è tutto incentrato su questa moda vampiresca mista ad "attrazioni irresistibili per tipi misteriosi ed oscuri". Questo per me non è fantasy e non mi va nemmeno di leggerlo. A parte Martin che spopola ovunque, di fantasy serio, o per lo meno, classico, non c'è più nulla. Di autori italiani ancora meno. 
Vorrei leggere qualcosa che riprenda i mondi del mio adorato Lewis, di Tolkien, della Zimmer Bradley, di Holdstock! E invece, vago per quegli scaffali in cerca di un libro che possa attirare la mia attenzione senza alcun risultato. 
Al momento quindi mi sono dedicata a un altro genere, il romanzo vero e proprio, tornando con "Il Codice del Quattro" al thriller storico (altro genere che non ho più voglia di leggere, eccetto rari casi. Quando uno studia archeologia e ritrova sempre gli stessi misteri, che misteriosi non sono affatto, gente che entra in archivi inaccessibili, viene uccisa o mutilata perchè "era un segreto che avrebbe cambiato il mondo", a un certo punto si stufa).
Sono fiduciosa però. Il mio fantasy tornerà e, anzi, ho anche trovato alcuni romanzi di mie colleghe self - publishers che mi interessano. Attenderò l'uscita del formato cartaceo e penso che i soldi stavolta li investirò sulle loro opere. Perchè self non vuole dire "qualità scadente". Può essere un ripiego a volte è vero, ma ho conosciuto molti autori che lo hanno fatto per scelta (come in ogni cosa, ci sono i pro e i contro). E non è detto che un self non possa diventare famoso. Ultimamente la Mondadori e altre case editrici hanno notato dei self e pubblicheranno i loro libri.
Il mondo dell'editoria è bello quanto difficile. Un po' come l'archeologia e in generale come tutte le materie che comportano qualcosa di creativo, viste come "fanalino di coda" dalla società informatizzata di oggi, ma indispensabili.

Bene, nei giorni scorsi e anche stamane ho aggiornato la sezione "Segnalazioni, recensioni, etc.". Avendo di nuovo un po' di tempo, un pc e una connessione fissa sono riuscita a contattare varie bloggers che hanno fornito gentilmente la propria disponibilità a presentare/recensire i romanzi di Sàkomar per darmi più visibilità. 

Tornerò presto, anche con qualche sorpresina! 
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